L’applicazione esterna della celidonia è consigliata per cauterizzare le ferite che non guariscono a lungo, le verruche e la tubercolosi cutanea. È anche suggerita come antidolorifico alternativo per il cancro allo stomaco e come oncoprotettore in caso di diagnosi di un tumore di eziologia sconosciuta.
Nella medicina popolare, la celidonia è usata per alleviare gli spasmi muscolari, abbassare la pressione sanguigna e trattare l’angina pectoris. Si usa anche per la mancanza di respiro, le malattie polmonari e l’enfisema, l’asma cardiaco e bronchiale, la sclerosi vascolare cerebrale, l’ictus, i reumatismi, l’idropisia e i polipi dell’uretra e della vescica. Si ritiene che la celidonia sia l’unico rimedio per il trattamento e la prevenzione del cancro, bloccando la diffusione delle metastasi.
Per trattare la psoriasi, si consiglia di fare bagni con la celidonia e di bere un decotto mescolato con viola tricolore.
Si consiglia di usare la celidonia esternamente per applicare su ferite che non guariscono a lungo, verruche e tubercolosi cutanea.
È anche suggerita come anestetico alternativo per il cancro allo stomaco e come oncoprotettore in caso di diagnosi di un tumore di eziologia sconosciuta.
Si usa anche per i bagni per la psoriasi e si assume come decotto mescolato con violetto tricolore. Per quanto riguarda le verruche, possono essere eliminate con il succo di questa pianta.